LA MAURA
nuovo ippodromo del trotto La Maura - Milano
anno: 2015
stato: realizzato

L’intervento sull’area di progetto sopra descritta prevede la ricollocazione e spostamento dell’impianto sportivo ippodromo del trotto da via Dei Piccolomini n. 2/4 a via E. Montale per la riqualificazione e miglioramento dell’area della pista “La Maura” e le sue scuderie.
Il Progetto (Variante all’autorizzazione paesaggistica n.450/2015) passa per sei punti caratterizzanti l’intervento e creano un connubio perfetto tra scelte architettoniche e l’esistente; tali punti sono così distinti:

1. Pista da Gara e Pista di Allenamento

2. Ingresso

3. Parcheggio

4. Zona Tribune e Parterre

5. Recinzioni e Accessori

6. Locali accessori alle corse e accoglienza del pubblico


1. La pista da gara ha una lunghezza, a un metro dal ciglio, di 1050 m ed è composta a livello stratigrafico da un connubio di materiali arenari e lapidei atti ad assicurare la necessaria elasticità e morbidezza in modo da tutelare la salute dei cavalli da corsa, senza tuttavia rinunciare alla velocità di percorrenza. L'ultimo strato superficiale, sarà costituito da 2/3 cm (definito materiale di usura) in sabbia bianca di Zandobbio (Bianco Milano). La stessa stratigrafia si ripete per la pista di allenamento interna che però avrà una lunghezza di 914 m.

2. L’ingresso, in un contestualizzato stile impero, da accesso a tutta l’area di progetto da via E. Montale, si propone come una grande piazza (circa 1350 mq) accessibile da tutti. L’ingresso è caratterizzato un impianto a raggiera, con due aiuloe localizzate, che si sviluppa dall'aiuola circolare posta al centro dell'area di ingresso; questo impianto prende il posto delle due generiche aiuole a verde. All'interno dell'aiuola centrale (in progetto, caratterizzata da una fontana) rimane interposto un ferro di cavallo che si manterrà al di sotto della quota finita della recinzione di ingresso, la funzione iconografica di tale scultura vuole contestualizzare il luogo. Le pareti laterali che contengono l’ingresso scandiscono ritmicamente l’avvicinarsi del passaggio dentro/fuori attraverso la verticalità regolare data dal cemento cannellato. A dividere lo spazio pubblico dal privato è prevista una cancellata molto fine che fornirà il solo limite fisico di separazione e lascerà libera la visione sull’area dell’ippodromo. Nella cancellata si aprono due accessi carrabili e due pedonali da cui si accederà al parcheggio.

3. Il parcheggio è concentrato vicino all’ingresso ed è dimensionato per accogliere al meglio la concreta partecipazione del pubblico. Una strada, in materiale drenante, a doppio senso di marcia formerà un anello che inizia e finisce nell’ingresso, lasciandosi i parcheggi a pettine su un solo lato e un’area momentaneamente verde nel centro. Tra il parcheggio e la pista è previsto un percorso pedonale in calcestre che, posto all’altezza della pista, funge da spartiacque tra l’uno e l’altro, aiutato da una rete metallica verde e una siepe dalle essenze autoctone.

4. Dal parcheggio, subito dopo l’ingresso, si potrà percorrere un’altra strada in stabilizzato color sabbia che, immersa nel verde, porterà sino a un’area in stabilizzato adibita a parterre. Sul parterre s’imposterà una piccola ma necessaria platea in cemento armato che avrà la funzione di sorreggere in sicurezza la tribuna in legno lamellare prefabbricata che avrà la possibilità di accogliere circa 400 persone sedute. La sala scommesse e dei servizi igienici per il pubblico sono integrate all'interno dei fabbricati degli anni '70 esistenti e ristrutturati posti ad est dell'area parterre/tribuna, ricavati quindi con nei locali accessori dell'impianto Trotto già in essere. All’interno del parterre trova posto anche la zona premiazione destinata ai vincitori delle corse, in modo da far avvicinare cavalli e driver al pubblico.

5. In merito alle recinzioni si inserisce la demolizione di una porzione del muro in cemento armato che a suo tempo individuava la pista di allenamento del galoppo; tale soluzione progettuale è volta ad "aprire" tutto l'impianto trotto creando una finestra alberata con il verde preponderante che vede sullo sfondo i caratteristici stalli a due piani con il loro volume sinuoso ma schematico caratteristico di questi edifici degli anni '70.

6. Nell'area interna all'impianto Ippodromo del Trotto La Maura è prevista l'installazione di corpi prefabbricati atti all'accoglienza del pubblico ed al corretto svolgimento delle corse al trotto; nel dettaglio ed in ordine a partire dall'ingresso troviamo:

    a. Biglietteria: piccolo locale prefabbricato con parti strutturali in legno a vista, copertura a due falde, facciate in stile ippico e colorazioni classiche e combinate di verde e bianco opachi;

    b. Torretta giudici esterno pista: questa torretta, della medesima fattura, dimensione e finitura della torretta giudici posta nel centro pista, viene addossata alla tribuna in legno lamellare prefabbricata e riprende la preponderanza dei colori verde e bianco opachi con porzioni di struttura in legno a vista;

    c. Chioschi e tensostrutture: lungo il parterre viene attrezzato, nell'area a sud della zona premiazione, una piccola area di ristoro costituita da due chioschi ottagonali con copertura a falde, legno a vista e finiture di colore verde e bianco opachi, e due tensostrutture in legno a vista e tela bianca che accoglieranno al di sotto tavolini e sedie per il pubblico cosi da poter avere, da norma, un'area di ristoro al coperto;

Conclusioni

Come il primo ippodromo realizzato a Milano, nel ormai lontano 1888 dall’allora “società lombarda per le corse dei cavalli”, anche il progetto del nuovo ippodromo del trotto, presentato per conto della società “SNAI” dall’Ing. Pravettoni e il suo team, prevede l’utilizzo di strutture leggere dimensionate all’attuale affluenza di pubblico, con la possibilità e l’augurio che in un prossimo futuro, le strutture leggere, possano trasformarsi come avvenne per il vecchio ippodromo, in strutture, per sempre integrate all’interno del parco, ma dimensionate aumentandone la capienza per accogliere un maggior numero di spettatori delle più belle corse di trotto che si svolgeranno in Italia e di fruitori degli immensi spazzi verdi che offrirà “La Maura”.

In questo progetto si è cercato di portare l'attenzione verso il verde, la valorizzazione dei corpi di fabbrica esistenti e l'avvicinamento del pubblico ai cavalli. Proprio questi spazi verdi sono un’altra analogia con il primo ippodromo visitato da Ernest Hemingway nel primo decennio del novecento, anche “La Maura” restituirà un’immagine di aperta campagna e per sfondo, da una parte oggi come allora le montagne, mentre dall’altra un moderno quartiere di San Siro e il grattacielo progettato da Isozaki che si staglia nel cielo.

Un paradiso verde all’interno di Milano.